Wounds

In-between ....... Cognitive dissonance

"When dissonance is present, in trying to reduce it,
the person will actively avoid situations
and information which would likely
increase the dissonance."
Leon Festinger

Just another in-between between two chapters of the BITE model.
This is about the following definitions:


Cognitive dissonance - the state of having inconsistent thoughts, beliefs, or attitudes, especially as relating to behavioral decisions and attitude change.


An example

1. You're on a diet

2. You're really looking forward to a piece of cake that your colleague just offered.

This contradiction causes you to experience discomfort, and you want to resolve that discomfort as quickly as possible.

What are you doing then?

You still eat that piece of cake, but you do exercise for an hour longer that evening or you think 'that meeting just now was tough and I need energy'. In this example you change your behavior/thinking to reduce the dissonance.


It happens to us many times every day that we are not honest with ourselves. Not bad at all. But if that becomes something that dominates your whole life and you have the constant feeling that you are doing one thing but you are convinced of the opposite...


I once read a very good explanation about this. Cognitive dissonance is like having your two feet on two separate boats. One is the boat of your actions and attitude and the other is that of what you are convinced of.

And then it slowly happens that the two boats no longer go in the same direction together, but drift apart. Then the big problems begin...... you can no longer be true to yourself and your actions are no longer in sync with your beliefs. You will try with all your strength to let the two boats sail together with your legs. You literally come into a split between your belief and the behavior that are not coherent with it.


And in your mind you all start finding reasons and excuses why it's okay that those two boats are drifting apart.


I have experienced this very often in the last years of my Focolare existence. My thoughts no longer matched my behavior. But I kept telling myself that nothing was wrong. Until I ended up in that split and I couldn't deny that I wasn't honest with myself anymore and then my eyes opened.


If you want to read a really good piece where this is explored even further, read:

The dissonant narrative of the "early days" From Turtles. It is in Italian but on their website you can translate it in English.



Un intervallo ...... Dissonanza cognitiva


Solo un'altra via di mezzo tra due capitoli del modello BITE.

Si tratta delle seguenti definizioni:


Dissonanza cognitiva - lo stato di avere pensieri, credenze o atteggiamenti incoerenti, in particolare in relazione a decisioni comportamentali e cambiamento di atteggiamento.


Un esempio

1. Sei a dieta

2. Non vedi l'ora di mangiare una fetta di torta che il tuo collega ti ha appena offerto.

Questa contraddizione ti fa provare disagio e vuoi risolvere quel disagio il più rapidamente possibile.

Che fai allora?

Mangi ancora quel pezzo di torta, ma fai esercizio per un'ora in più quella sera o pensi "quell'incontro di poco fa è stato duro e ho bisogno di energia". In questo esempio cambi il tuo comportamento/pensiero per ridurre la dissonanza.


Ci capita molte volte ogni giorno di non essere onesti con noi stessi. Non è affatto male. Ma se questo diventa qualcosa che domina tutta la tua vita e hai la sensazione costante che stai facendo una cosa ma sei convinto del contrario...


Una volta ho letto un'ottima spiegazione su questo. La dissonanza cognitiva è come avere i piedi su due barche separate. Una è la barca delle tue azioni e del tuo atteggiamento e l'altra è quella di ciò di cui sei convinto.


E poi lentamente accade che le due barche non vadano più insieme nella stessa direzione, ma si allontanino. Poi iniziano i grandi problemi... non puoi più essere fedele a te stesso e le tue azioni non sono più in sintonia con le tue convinzioni. Proverai con tutte le tue forze a far navigare insieme le due barche con le tue gambe. Entri letteralmente in una scissione tra la tua convinzione e il comportamento che non è coerente con essa.


E nella tua mente inizi tutto a trovare motivi e scuse per cui va bene che quelle due barche si stiano allontanando.


L'ho sperimentato molto spesso negli ultimi anni della mia esistenza in Focolare. I miei pensieri non corrispondevano più al mio comportamento. Ma continuavo a ripetermi che non c'era niente che non andasse. Finché non sono finita in quella scissione e non potevo negare di non essere più onesta con me stessa e allora i miei occhi si sono aperti.


Se vuoi leggere un pezzo davvero buono in cui questo viene esplorato ancora di più, leggi: La dissonante narrazione dei "primi tempi" di Turtles


Il testo italiano è stato tradotto con Google Translate.

© Photo - News Literacy Matters       

Comments

  1. Grazie mille Roho Ya Bure! Anche io ho sperimentato questo negli ultimi anni in Focolare, era da impazzire…uno dei vari motivi che mi ha fatto decidere di uscire.

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  2. Ottimo articolo. Per noi la quantità di dissonanza vissuta all'Interno del movimento dei focolari ha molto a che fare con un infantilismo strisciante. Dissonanza e infantilismo sono due realtà che vanno a braccetto nella prassi del movimento. Sono altresì due ingredienti che creano una miscela esplosiva. L'esempio del tenere due gambe in barche diverse è eccezionale per forza e impatto emotivo. È esattamente lo strazio che tanti di noi hanno vissuto all'interno del movimento, e per tanti è stata una fatica e uno sforzo immane cercare di provare a navigare, pur in quelle condizioni assurde e comunque impossibili. Non è un caso che tanti di quelli che escono dal movimento per poi prenderne la dovute distanze, riferiscono di averlo fatto soprattutto per salvaguardare la salute o quel poco che ne era rimasta. È esattamente questo il senso della denuncia che cerchiamo di portare all'attenzione dei leaders del movimento e delle gerarchie della chiesa. La sequela Christi non dovrebbe mai portare ad ammalarsi. Perché così tanti e tante tra le fila dei consacrati del movimento devono o hanno dovuto fare ricorso a cure psichiatriche? È una domanda semplice e sarebbe semplicissimo rispondere se si volesse essere trasparenti e non si temesse di nascondere qualcosa.

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    1. Sono d'accordo al 100%, Ottimo aggiunto! Vedrai quando arriveremo al capitolo sui controlli delle emozioni! 😡

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    2. Nei 45 anni che ho avuto a che fare con dei/ delle foc una cosa mi ha sempre colpito...quando vedevi delle cose che non andavano e glie le facevi notare le prime cose che facevano erano 1 farti guardare da un'altra parte 2 se la cosa non riusciva cominciare a cambiare discorso 3 nel caso in cui ( visto che me ne ero accorto e non demordevo) chiamare in soccorso un altra e cambiare a forza l'argomento. Quindi del tuo parere nun ce ne può fregà de meno. Come ho già detto io non sono foc, sono parecchio... ( per favore usate un termine non troppo offensivo), però non sono ne orbo ne sordo e capisco perfettamente quando mi si vuole far fesso e nel mov le persone si cerca di farle fesse alla grande (esperienza personale purtroppo)

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  3. Ricordiamo che tutto questo è stato possibile perché la chiesa cattolica lo ha permesso e, nei momenti clou, non ha vigilato.
    Adesso sta continuando a barcamenarsi e a non far quasi nulla riguardo le denunce che arrivano. Cane non scaccia cane, si dice ed è vero. Certo è che i movimenti, soprattutto quelli importanti come i focolarini, le fanno comodo come rientro economico e di consenso. Vediamo come il cardinal Zuppi sta facendo melina con i centri di ascolto diocesani; riguardo gli abusi avrebbero dovuto mettere in mano a commissioni indipendenti ma niente, non ce la fanno e vorrebbero giocarsela in casa. Tutto questo in un paese dove il Concordato, con uno stato consenziente, permette alla chiesa di fare la voce grossa anche di fronte a violazioni dei diritti. Sic

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  4. Mi è capitato e spesso che una foc. mi abbia detto alcune cose. Tempo dopo durante alcune discussioni le ho fatto notare che le avesse dette lei... ora le sue risposte sono state 1 io non ho mai detto questo 2 hai capito male 3 -dopo averle fatto notare ciò che aveva detto- si ho detto questo ma intendevo dire un'altra cosa! Cara la mia prof di italiano sarà meglio che tu vada ad un aggiornamento perché delle 3 l'una esclude le altre----ma forse intendevi farmi fesso come il solito allora tutte e 3 vanno bene---per te non per me

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  5. L'immagine dello sforzo che si compie per governare due barche, una per gamba, è davvero eccezionale e spiega molto bene lo strazio esistenziale cui si va incontro.

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    1. Secondo il mio parere la chiesa non sapeva NIENTE il clero TUTTO. Sapere o non sapere non ha importanza ciò che conta è servirsi l'uno dell'altro. C.l. si è servita del clero pur di raggiungere i propri fini e il clero(alcuni) di lei per fare cariera eclesiastica. La cosa orribile.. servirsi degli altri come se fossero strumenti al tuo servizio.....il mio parere..disgustosi manipolatori di esseri umani, come se fossero degli oggetti. Sinceramente parlando quanti nel clero seguono VERAMENTE Gesù e quanti hanno anteposto la loro cariera al vangelo, è da decine di anni che le cose sono venute alla luce, prima nel clero c'era del male ora c'è il peggio. Il diavolo prima mette la spazzatura sotto il tappeto poi quando gli fa comodo lo sbatte fuori dalla finestra ben in vista

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  6. Questo tema della dissonanza cognitiva è importantissimo e più se ne parla meglio è. L'immagine dello sforzo quasi impossibile di provare a governare due barche con una gamba ciascuna è davvero molto efficace e dice bene lo strazio che si prova a voler zittire la propria coscienza.

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  7. Per alcuni ,per sopravvivere, c'è stata una doppia vita declinata in molteplici modi

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